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Platone

Publié le 18/02/2022

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« Esposizione orale, pagina 177: "La teoria delle idee di Platone" La teoria delle idee propria di Platone può essere colta soltanto basando il nostro studio sui dialoghi della maturità e della vecchiaia del filosofo, in quanto essa non è presentata in modo organico in nessuno dei suoi scritti. La teoria delle idee di Platone vuole aiutare l'uomo a comprendere la realtà stessa, in quanto il mondo sensibile ci fornisce soltanto un primo insufficiente grado della conoscenza che se approfondito sfocia nel relativismo, concetto prettamente sofista dal quale Platone cerca sempre più di allontanarsi.

Per questo motivo, Platone vuole dirigere il suo studio verso un mondo al di là della natura, un mondo metafisico, dove risiedono proprio le idee. Le idee per Platone non rispettano la concezione moderna di questo termine, ovvero un contenuto o una rappresentazione soggettiva propria del nostro intelletto, della nostra mente. Per il filosofo della scuola di Atene le idee sono entità realmente esistenti, immutabili perché spirituali, perfette, imperiture e eterne, perché non nascono e non muoiono, uniche in sé, ma molteplici perché diverse tra loro.

Secondo la teoria di Platone, le idee non sono immanenti, ma trascendenti.

Proprio per questo motivo, le idee platoniche sono ubicate nell'iperuranio (iper: oltre, uranio: cielo, cioè al di là di ciò che vede, del mondo conosciuto e sensibile). Ma che rapporto c'è tra le idee dell'iperuranio e le cose del mondo sensibile in cui siamo immersi? Se pensiamo al rapporto che c'era innanzitutto tra Platone e il relativismo dei sofisti, capiamo immediatamente che il filosofo cerca di superarlo, perché è convinto conduca al disordine e alla disgregazione.

Proprio per questo motivo, secondo la filosofia platonica le idee sono criteri di giudizio delle cose.

Posso considerare due cose belle, perché ho nella mia anima l'idea di bellezza, unica e eterna.

Posso considerare due cose uguali perché nella mia anima è presente l'idea perfetta e immutabile di uguaglianza.

Basiamo perciò i nostri pareri su delle idee oggettive e universali.

Non è bello ciò che piace, ma è bello ciò che è bello, ciò che è perfetto. Innanzitutto, le idee sono la causa delle cose del mondo sensibile, e di conseguenza le cose sono l'effetto delle idee.

Questo si può comprendere sapendo che le cose sono imitazioni delle idee iperuraniche, ovvero sono legate da un rapporto di mimesi.

Questo vuol dire che nel momento in cui qualcosa è o esitste, è grazie all'imitazione di un modello perfetto delle idee dell'iperuranio.

In questo modo, le cose sono ciò che sono perché partecipano dell'essenza delle idee, le fanno proprie, le apprendono e le portano in sé.

Ad esempio, il ballerino che danza e ci appare armonioso nei suoi movimenti, è perché partecipa dell'idea di Armonia propria dell'iperuranio, nonostante esso non sarà mai perfetto e armonioso come lo è l'idea nell'iperuranio.

Questo rapporto è detto di metessi, ovvero partecipazione limitata delle idee perfette presenti nell'iperuranio.

E arriviamo così al rapporto di parusia: nelle cose, sono presenti le idee.

Il ballerino è armonioso, perché in lui risiede l'idea di Armonia, è presente nella sua persona. Secondo il Platone della maturità, le idee si distinguono in due tipi. Le prime sono le idee valori, ovvero la perfezione estetica, etica e politica.

Esempi sono il Bene, l'Armonia, la Bellezza, la Giustizia, e tutto ciò a cui ci si può riferire come "valore" o "ideale".. »

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